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djakomo
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Re: Italia.

Messaggio da djakomo »

IVANO69 ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 9:39 comunqu ragazzi al netto del dapauperimento tecnico (xavi e iniesta su tutti) e delle pratiche del dottor fuente che un ci son più, va detto che luis enrique è molto meno "presuntuoso" e stucchevole del buon pep. ogni tanto provano il tiro da fuori e cercano suluzioni col cross da fondo anzichè cercare di andare in porta con 15 passaggini.
Ieri la svezia ha rischiato moltissimo proprio con queste reiterate palle (basse e alte) dal fondo ed alcuni cross dalla tre quarti che meritavano miglior sorte, avessero avuto un attaccante degno di questo nome.
detto questo, la spagna è forte ed arriverà in fondo, la svezia è stata semplicemnte ignobie, perchè va bene difendersi (lo faceva anche l'ucraina con l'olanda) ma rinunciare a soprapssare la metà campo è un qualcosa che credevo fosse ormai stato acccantonato.
poi oh, la svezia dai tempi del biscotto con danimarca ("noi giochiamo sempre per vincere, non siamo mica italiani!!") mi sta particolarmente sul cazzo.
Mah, non sono molto d'accordo.
Nè con il paragone storico (io non trovo che la Spagna 2010 corresse tanto... correva tanto la palla e si inserivano rapidamente al momento giusto ma non è che i centrocampisti facessero chilometri in campo) né con la prestazione di ieri.
Può piacere o meno (a me no) ma il gioco di Guardiola è stata l'unica novità tattica degli ultimi 25 anni, il modello a cui più o meno tutti si sono rivolti senza magari averne gli interpreti giusti. E infatti trovo personalmente sempre più noiose le partite.
Era da un po' (2018) che non guardavo le nazionali e in queste due partite ho trovato stucchevoli le manovre di avvicinamento alla porta, come se appunto le squadre fossero una specie di Frankenstein guardioliano, con qualche ricerca in più del fondo che tipicamente viene male perché uno dei ruoli che più si è atrofizzato è quello della classica ala tecnica capace di saltare l'omo, prendere il fondo e metterla bene in mezzo.
Mi pare di essere un po' come in quegli anni in cui sull'onda di Sacchi tutti si schieravano con uno strettissimo 442 tipo biliardino (con però intepreti tecnicamente sopraffini) senza troppi esperimenti tattici. Da questo blocco o ne esci con fuoriclasse che fanno saltare gli schemi (come in quel periodo furono in modo diverso Ronaldo e Zidane) o con squadre di secondo piano che un po' per caso un po' per necessità propongono qualcosa di diverso (in Italia il 343 di Zaccheroni, in Spagna se non ricordo male il 352 di Cuper).
Oggi fatico a vedere squadre che mi diano un'idea di futuro. Non c'è nulla di male, sia chiaro... solo che a meno che non ci sia il Pisa mi tendo ad anoiare di più che in passato.
Sarà l'età
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IVANO69
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Messaggio da IVANO69 »

djakomo ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 10:12
IVANO69 ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 9:39 comunqu ragazzi al netto del dapauperimento tecnico (xavi e iniesta su tutti) e delle pratiche del dottor fuente che un ci son più, va detto che luis enrique è molto meno "presuntuoso" e stucchevole del buon pep. ogni tanto provano il tiro da fuori e cercano suluzioni col cross da fondo anzichè cercare di andare in porta con 15 passaggini.
Ieri la svezia ha rischiato moltissimo proprio con queste reiterate palle (basse e alte) dal fondo ed alcuni cross dalla tre quarti che meritavano miglior sorte, avessero avuto un attaccante degno di questo nome.
detto questo, la spagna è forte ed arriverà in fondo, la svezia è stata semplicemnte ignobie, perchè va bene difendersi (lo faceva anche l'ucraina con l'olanda) ma rinunciare a soprapssare la metà campo è un qualcosa che credevo fosse ormai stato acccantonato.
poi oh, la svezia dai tempi del biscotto con danimarca ("noi giochiamo sempre per vincere, non siamo mica italiani!!") mi sta particolarmente sul cazzo.
Mah, non sono molto d'accordo.
Nè con il paragone storico (io non trovo che la Spagna 2010 corresse tanto... correva tanto la palla e si inserivano rapidamente al momento giusto ma non è che i centrocampisti facessero chilometri in campo) né con la prestazione di ieri.
Può piacere o meno (a me no) ma il gioco di Guardiola è stata l'unica novità tattica degli ultimi 25 anni, il modello a cui più o meno tutti si sono rivolti senza magari averne gli interpreti giusti. E infatti trovo personalmente sempre più noiose le partite.
Era da un po' (2018) che non guardavo le nazionali e in queste due partite ho trovato stucchevoli le manovre di avvicinamento alla porta, come se appunto le squadre fossero una specie di Frankenstein guardioliano, con qualche ricerca in più del fondo che tipicamente viene male perché uno dei ruoli che più si è atrofizzato è quello della classica ala tecnica capace di saltare l'omo, prendere il fondo e metterla bene in mezzo.
Mi pare di essere un po' come in quegli anni in cui sull'onda di Sacchi tutti si schieravano con uno strettissimo 442 tipo biliardino (con però intepreti tecnicamente sopraffini) senza troppi esperimenti tattici. Da questo blocco o ne esci con fuoriclasse che fanno saltare gli schemi (come in quel periodo furono in modo diverso Ronaldo e Zidane) o con squadre di secondo piano che un po' per caso un po' per necessità propongono qualcosa di diverso (in Italia il 343 di Zaccheroni, in Spagna se non ricordo male il 352 di Cuper).
Oggi fatico a vedere squadre che mi diano un'idea di futuro. Non c'è nulla di male, sia chiaro... solo che a meno che non ci sia il Pisa mi tendo ad anoiare di più che in passato.
Sarà l'età
bhe sul fatto che hanno tentato un pò tutti di scimmiottare guardiola e il barcellona, non c'è dubbio.
sul fatto che corresse solo la palla, djack, è un mito che si fonda sul nulla, se non hai giocato a pallone :D
per farti trovare smarcato devi essere sempre in movimento, tipo calcetto. e se non hai la condizione atletica, cade tutto.
infine, forse ricordi male di quanto giocaserro alti i difensori del barcellona, Puyol compreso (che era un onesto mestierante fino all'arrivo di fuente), al quale ho visto fare un recupero su Drogba (drogba, non strizzolo) su un contropiede dove puyol era andato a saltare di testa.
Inolte, forse alcuni rammenteranno in che condizioni fisiche uscì xavi dopo il portogallo, e come giocò la finale con l'italia
Oppure come Iniesta (giocatore tecnicamente di altissimo spessore) che non si limitava alla fase offensiva ma partecipava alla fase di impostazione dalla propria metàcampo.

che poi gli ALTRI non fissero in grado di fare quel gioco, ripeto, sono d'accordo. semplicemente perchè non è proponibile
sui giudizi si guardiola poi ognuno rimarrà sulle sua: a me vedere il calcetto apllicato al campo da 11, svilendo quello che è il patrimonio tecnico del calcio (fatto ANCHE di takles, cross, tiri da fuori, colpi di testa, etcetcetc e non solo di passaggini di mezzo metro) non fa caa.... di più
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Messaggio da annibale »

La Spagna degli anni '10 sarà stata anche stucchevole ma aveva un concentrato di fenomeni che dubito si ripeta facilmente. Bisognava si correre ma bisognava anche dare del tu al pallone e in questo erano maestri. Iniesta per me è stato il più grande giocatore, non solo d'Europa, di quegli anni. Anche a me come tipo di gioco mi faceva caà, ma concordo con Djak che è stata una delle poche novità tattiche introdotte negli anni 2000, ora direi parzialmente superata. Più che la mancanza delle ali a me sembra che alla Spagna manchino attaccanti veri, giudicati obsoleti dalla filosofia guardiolana. Di palloni dentro ne hanno messi un'infinità, un semplice Marconi ci sarebbe andato a nozze, ma in area i loro attaccanti non ne hanno preso uno.
Concordo, poi, che, oggettivamente, la Svezia è stata scandalosa.
“Nel calcio il divertimento è il 30% e la fatica pure. Il restante 40% è la perdita e la riconquista della palla, cioè una grande rottura di coglioni”, Luciano Spalletti
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Messaggio da IVANO69 »

annibale ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 12:56 La Spagna degli anni '10 sarà stata anche stucchevole ma aveva un concentrato di fenomeni che dubito si ripeta facilmente. Bisognava si correre ma bisognava anche dare del tu al pallone e in questo erano maestri. Iniesta per me è stato il più grande giocatore, non solo d'Europa, di quegli anni. Anche a me come tipo di gioco mi faceva caà, ma concordo con Djak che è stata una delle poche novità tattiche introdotte negli anni 2000, ora direi parzialmente superata. Più che la mancanza delle ali a me sembra che alla Spagna manchino attaccanti veri, giudicati obsoleti dalla filosofia guardiolana. Di palloni dentro ne hanno messi un'infinità, un semplice Marconi ci sarebbe andato a nozze, ma in area i loro attaccanti non ne hanno preso uno.
Concordo, poi, che, oggettivamente, la Svezia è stata scandalosa.
guarda che sostanzialmente dico la tua stessa cosa. così come non disconosco che guardiola abbia portato una innovazione.
in quegli anni poi siamo stati ai minimi storici in quanto a talenti (parlo dell'italia), perchè con difensori e centrocampisti come dico io (bastavano quelli del 2006), vedrai vincevano meno; già nel 2008 vinsero ai rigori.
comunque quello che volevo sottolineare è che il "far correre la palla" equivale a "correre meno" è un falso assunto, e vale solo per la circolazione difensiva, quando sei sempre in superiorità numerica. altrimenti, a centrocampo e in attacco, se non sei in continuo movimento, col cazzo che la fai "frullare"
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comunque, di tutte le partite che ho visto, escludendo l'italia che mi piace ma per la quale tifo (e quindi sono poco obbiettivo), mi son piaciute molto la Spagna (attaccanti a parte, ma proprio perchè non ne hanno) e il Belgio, per motivi diversi.
i primi perchè sono molto ben organizzati in campo, i secondi perchè non hanno punti deboli.
entrambi possono essere battuti, ma anche picchiarci la musata è a rischio.
le favorite sono per me Spagna, a seguire Italia e Germania.
La francia mi riserbo di vederla, ma non mi entusiasma.
l'inghilterra un pò meglio delle altre volte, ma ha penato troppo contro una croazia che è al livello di italia 86
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Re: Italia.

Messaggio da claudio71 »

Mi sono goduto la vittoria dei mondiali 82 nonostante avessi 11 anni.La volta che ho tifato in maniera passionale la nazionale è stata per i mondiali del 90,ma quella volta era venuto fuori un coinvolgimento popolare che aveva investito tutta la nazione,dato che si disputavano in Italia.Ora della nazionale me ne importa una sega,la seguo solo per i mondiali e per gli europei tifandola in maniera distaccata,ed inoltre mi va anche al culo condividere sentimenti di patriottismo coi neofascisti,tifosi viscerali della nazionale,ma lo so che sono fatto male io.Mi auguro comunque che l'Italia possa vincere l'europeo,anche perché non è mai successo da quando seguo il calcio,ma se non dovesse succedere me ne farò una ragione
....non ti lasceremo mai....sola...
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Re: Italia.

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claudio71 ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 15:42 Mi sono goduto la vittoria dei mondiali 82 nonostante avessi 11 anni.La volta che ho tifato in maniera passionale la nazionale è stata per i mondiali del 90,ma quella volta era venuto fuori un coinvolgimento popolare che aveva investito tutta la nazione,dato che si disputavano in Italia.Ora della nazionale me ne importa una sega,la seguo solo per i mondiali e per gli europei tifandola in maniera distaccata,ed inoltre mi va anche al culo condividere sentimenti di patriottismo coi neofascisti,tifosi viscerali della nazionale,ma lo so che sono fatto male io.Mi auguro comunque che l'Italia possa vincere l'europeo,anche perché non è mai successo da quando seguo il calcio,ma se non dovesse succedere me ne farò una ragione
guarda, te non c'entri niente ma prendo spuntoda alcune tue esternazioni

ma come cazzo si pole confende il tifare la nazionale con il "nazionalismo" o accomunare il fatto che i neofascisti tifino nazionale?
sarebbe uguale non tifare il pisa perchè c'è gente politicamente ai nostri antipodi.
se c'è una cosa bella dello sport, è che esso dovrebbe essere transpolotic..anzo apolitico del tutto. io son sempre stato di sinistra, ma per me un pisano è un fratello, quando siamo all'interno dell'arena e quello che vi ruota intorno. Se è di destra, nemmeno mi sfiora.

poi, se uno la nazionale italian non la tifa e preferisce altre nazionali, è un altro discorso... ci mancherebbe.
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Re: Italia.

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claudio71 ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 15:42 Mi sono goduto la vittoria dei mondiali 82 nonostante avessi 11 anni.La volta che ho tifato in maniera passionale la nazionale è stata per i mondiali del 90,ma quella volta era venuto fuori un coinvolgimento popolare che aveva investito tutta la nazione,dato che si disputavano in Italia.Ora della nazionale me ne importa una sega,la seguo solo per i mondiali e per gli europei tifandola in maniera distaccata,ed inoltre mi va anche al culo condividere sentimenti di patriottismo coi neofascisti,tifosi viscerali della nazionale,ma lo so che sono fatto male io.Mi auguro comunque che l'Italia possa vincere l'europeo,anche perché non è mai successo da quando seguo il calcio,ma se non dovesse succedere me ne farò una ragione
Capisco e condivido quello che dici, ma considero questo uno dei tanti "irrisolti" della nostra storia. Nei decenni della mia gioventù (anni '70/'80) le contrapposizioni ideologiche opponevano l'"internazionalismo", considerato rivoluzionario, al "nazionalismo" considerato fascista. Ma, come dimostrò Sandro Pertini, l'unico degno Presidente avuto in Italia, che esultò come un bambino al mondiale 1982, il senso di appartenenza ad una identità e alle proprie radici di per se non è né di sinistra né di destra. E tifare per l'Italia non vuol dire tifare per l'ottusità e l'ignoranza di chi non considera italiani ragazzi nati e cresciuti in Italia solo per il colore della loro pelle, di chi disprezza ogni diversità, di chi sbeffeggia e insulta i disperati della terra. Gli ultrà nazifascisti dell'Italia sono quanto di più lontano dalla mia storia, ma non vedo perché gli debba dare il potere di togliermi il gusto di tifare per l'Italia.
“Nel calcio il divertimento è il 30% e la fatica pure. Il restante 40% è la perdita e la riconquista della palla, cioè una grande rottura di coglioni”, Luciano Spalletti
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Re: Italia.

Messaggio da SATOLLO »

Io non mangio più la pastasciutta perché è il piatto preferito della meloni
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Re: Italia.

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SATOLLO ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 16:19 Io non mangio più la pastasciutta perché è il piatto preferito della meloni
:lol: :lol: :lol:
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Re: Italia.

Messaggio da claudio71 »

annibale ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 16:10
claudio71 ha scritto: martedì 15 giugno 2021, 15:42 Mi sono goduto la vittoria dei mondiali 82 nonostante avessi 11 anni.La volta che ho tifato in maniera passionale la nazionale è stata per i mondiali del 90,ma quella volta era venuto fuori un coinvolgimento popolare che aveva investito tutta la nazione,dato che si disputavano in Italia.Ora della nazionale me ne importa una sega,la seguo solo per i mondiali e per gli europei tifandola in maniera distaccata,ed inoltre mi va anche al culo condividere sentimenti di patriottismo coi neofascisti,tifosi viscerali della nazionale,ma lo so che sono fatto male io.Mi auguro comunque che l'Italia possa vincere l'europeo,anche perché non è mai successo da quando seguo il calcio,ma se non dovesse succedere me ne farò una ragione
Capisco e condivido quello che dici, ma considero questo uno dei tanti "irrisolti" della nostra storia. Nei decenni della mia gioventù (anni '70/'80) le contrapposizioni ideologiche opponevano l'"internazionalismo", considerato rivoluzionario, al "nazionalismo" considerato fascista. Ma, come dimostrò Sandro Pertini, l'unico degno Presidente avuto in Italia, che esultò come un bambino al mondiale 1982, il senso di appartenenza ad una identità e alle proprie radici di per se non è né di sinistra né di destra. E tifare per l'Italia non vuol dire tifare per l'ottusità e l'ignoranza di chi non considera italiani ragazzi nati e cresciuti in Italia solo per il colore della loro pelle, di chi disprezza ogni diversità, di chi sbeffeggia e insulta i disperati della terra. Gli ultrà nazifascisti dell'Italia sono quanto di più lontano dalla mia storia, ma non vedo perché gli debba dare il potere di togliermi il gusto di tifare per l'Italia.
Ma iinfatti non sono i tifosi neofascisti il motivo principale che non mi fanno appassionare piu di tanto alla nazionale,diciamo che quello è uno dei motivi ma non il più importante,ed infatti rispondendo ad Ivano,anch'io quando c'è di mezzo il Pisa non mi interessa se quello accanto a me è di destra o di sinistra,ma rimane solamente un compagno di sciarpa.Posso dire pero' che vado orgoglioso del fatto che sia in curva che in gradinata non ci sia quel tipo di gente li,o per lo meno se ci sono,non lo espongono con simboli.Purtroppo dici bene te,è un problema irrisolto,come ricordo bene nonostante la giovane età,e dato il periodo, che qualcuno tifava unione sovietica ai mondiali dell'82,cosa che da comunista quale sono non farei ne ora ne lo avrei fatto a quell'epoca
Ultima modifica di claudio71 il martedì 15 giugno 2021, 17:30, modificato 1 volta in totale.
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