lulliotravallio ha scritto:E insomma via, Matteo se n'è ito.
Vorrei che il signor Marsan facesse un'analisi approfondita sul futuro del paese, ora che Shish Man non c'è più....
mah, solo uno spunto.
personalmente, come detto, ho annullato la scheda: all'inizio volevo votare NO, la riforma mi sembrava tirata via e non la condividevo per molti aspetti. Tuttavia ero e sono convinto che una revisione costituzionale debba essere fatta e, dal fronte del NO, non intravedevo né intravedo idee alternative. Da qui la scelta di annullare la scheda.
La miseria del dibattito referendario: per colpa di Renzi, un dibattito che avrebbe potuto essere serio, sulla costituzione, è diventato un referedum pro o contro di lui...e di questi tempi chi governa lo prende in culo, chiunque sia e qualunque cosa faccia. Per cui stupido lui, arrogante e attorniato da mediocroni e signor Sì, come ai tempi il buon SIlvio.
Se avesse vinto il Sì l'Italia non sarebbe diventato il paese della cuccagna né una dittatura sudamericana: ha vinto il No, l'Italia non diventerà un paese diverso da quello che è sempre stato.
Il problema, al solito, è politico: le riforme delle istituzioni, anche quando necessarie, soccombono di fronte alla politica nostrana, frammentata, fatta di personalismi e di mediocrità.
Su UN dato, però, mi sentirei di ragionare: il voto compatto, a favore del NO, di tutto il centro-sud e delle isole, ossia di aree tra le meno sviluppate in Europa. Siccome mi sarei rotto le palle di intravedere nelle masse oppresse il sol dell'avvenir, propendo per un'interpretazione negativa di questo dato. Visto che la riforma avrebbe ri-accentrato tante competenze oggi di spettanza regionale o concorrente, ho come l'idea che i potentati locali (leggasi: gli uomini della criminalità organizzata) si siano mobilitati a favore del NO...
E questo non è un bel segnale.
Sotto a chi tocca, anche il prossimo governo che uscirà dalla roulette elettorale soccomberà all'eroico popolo italico