Mi pareva mancasse, secondo me è utile per scambiarsi consigli.
Io sto leggendo "Homo Faber", di Max Frisch: bello, ma parecchio pesante, non tanto come prosa quanto a contenuti, proprio la storia, dico...oddio, anche la prosa...comunque consiglio solo se non si è scoglionati
Il Muro Letterario
Moderatore: Pietrino
"Dimentica il mio nome" di Zerocalcare. Ok, è un fumetto, però secondo me è veramente bellissimo.
Libri: ce ne son troppi, non ho voglia di iniziare la lista. Resto dell'idea che con Asimov si va sempre sul sicuro o quasi, più sullo stile "commediola che son stanco voglio spengere il cervello" tutto Wodehouse, e su lettura più volte alla "ispirazione spirituale" Feynman.
Oltre, ovviamente, a Fabio Volo. Ci mancherebbe.
Libri: ce ne son troppi, non ho voglia di iniziare la lista. Resto dell'idea che con Asimov si va sempre sul sicuro o quasi, più sullo stile "commediola che son stanco voglio spengere il cervello" tutto Wodehouse, e su lettura più volte alla "ispirazione spirituale" Feynman.
Oltre, ovviamente, a Fabio Volo. Ci mancherebbe.
PISA xxxxx
io ho finito di leggere qualche giorno fa "Peste" di Fabrizio Gatti ... storia vera, interessante, scritto in prima persona da rendere piu' partecipe il lettore ... l'unica parte un po' noiosa è quella della descrizione dei processi ...
"Ho superato il punto di non ritorno. Sai qual è? È il punto in cui, in un viaggio, è più conveniente proseguire che tornare indietro"
Io in estate lessi "La peste", di Camus: capolavoro assoluto
Bravo koala, bella idea.
Data la mia assenza ormai quasi decennale dalle amate sponde, ho da poco ripreso la lettura in madrelingua per non perdere contatto con l’italica favella.
Su consiglio di un amico piacentino, poco tempo fa mi sono letto “Requiem” del nostro Tabucchi: originariamente scritto in portoghese (titolo originale “Uma alucinação”), parla delle svisionate del protagonista durante una settimana estiva a zonzo per Lisbona e dintorni. Molto semplice e interiore, si incentra sul concetto del ricordo, che oltretutto nell’atmosfera di Lisbona acquisisce un alone nostalgico veramente coinvolgente.
Dopo quello, memore della gioia che mi aveva dato tempo addietro la lettura di “Intervista con la storia” della loro Fallaci (peccato, una tipa carica così non doveva nasce a firenze, alle vorte il destino...), mi sono avventurato nella sua prima opera, “Insciallah”: credo fine ’60 / inizi ’70, contingente italiano inviato a Beirut in “missione di pace” (già a quei tempi si chiamava così...), durezza e realismo propri solo di qualcuno che quelle cose le ha vissute in prima persona (da inviata di guerra). Saranno stati 10 anni che non lasciavo a mezzo un libro, ma questo proprio non ce l’ho fatta: la guerra definitivamente non fa per me. Per ripigliammi, ho dovuto di nuovo attingere alla mia infinita biblioteca di fantasy ambientazione D&D... cosa sarebbe stato il mondo senza Ed Greenwood!!!
Data la mia assenza ormai quasi decennale dalle amate sponde, ho da poco ripreso la lettura in madrelingua per non perdere contatto con l’italica favella.
Su consiglio di un amico piacentino, poco tempo fa mi sono letto “Requiem” del nostro Tabucchi: originariamente scritto in portoghese (titolo originale “Uma alucinação”), parla delle svisionate del protagonista durante una settimana estiva a zonzo per Lisbona e dintorni. Molto semplice e interiore, si incentra sul concetto del ricordo, che oltretutto nell’atmosfera di Lisbona acquisisce un alone nostalgico veramente coinvolgente.
Dopo quello, memore della gioia che mi aveva dato tempo addietro la lettura di “Intervista con la storia” della loro Fallaci (peccato, una tipa carica così non doveva nasce a firenze, alle vorte il destino...), mi sono avventurato nella sua prima opera, “Insciallah”: credo fine ’60 / inizi ’70, contingente italiano inviato a Beirut in “missione di pace” (già a quei tempi si chiamava così...), durezza e realismo propri solo di qualcuno che quelle cose le ha vissute in prima persona (da inviata di guerra). Saranno stati 10 anni che non lasciavo a mezzo un libro, ma questo proprio non ce l’ho fatta: la guerra definitivamente non fa per me. Per ripigliammi, ho dovuto di nuovo attingere alla mia infinita biblioteca di fantasy ambientazione D&D... cosa sarebbe stato il mondo senza Ed Greenwood!!!
ADELANTE PISA
Brace ha scritto:quando ti conobbi, quell'estate al bagno Luisa, leggevi gli Harmony.Marsan 2.0 ha scritto:Io in estate lessi "La peste", di Camus: capolavoro assoluto
ah, ah, ah, ah.....piegato in due....
Brace ha scritto:quando ti conobbi, quell'estate al bagno Luisa, leggevi gli Harmony.Marsan 2.0 ha scritto:Io in estate lessi "La peste", di Camus: capolavoro assoluto
per fà lo scemo con una tipa, quando la contattavo via skype, adottavo esattamente la prosa da Harmony...ti dirò, mi veniva anche parecchio bene.
NON leggete "La casa del sonno", di Coe...anzi, non leggete proprio Coe, tanto è mediocrità allo stato puro, buono giusto per lettura con dita nel naso, in spiaggia, e connessa sbavata da pisolino post prandiale
Sebastian, per me, è solo la ca'ata atomi'a...o il sù fratello? sai un lo so, davvero...nel pisa gio'a giuseppe?
Sto leggendo Pennacchi, il fasciocomunista (dal quale e` tratto ,male secondo lui, il film mio fratello e` figlio unico), Canale Mussolini e Palude. Si legge bene e soprattutto m e` venuta voglia di anda` a vede` i poderi affidati ai coloni veneti in agro pontino!!!!
Aiutiamo la figlia di Mariella....
Scusate, siccome vedo la pubblicita' ogni 5 minuti ....
ma i libri di Bruno Vespa chi cazzo li compra ?!?! ... E piu' che altro: cosa cazzo c'ha da scrivere una volta l'anno sugli italiani ?!
ma i libri di Bruno Vespa chi cazzo li compra ?!?! ... E piu' che altro: cosa cazzo c'ha da scrivere una volta l'anno sugli italiani ?!
"Ho superato il punto di non ritorno. Sai qual è? È il punto in cui, in un viaggio, è più conveniente proseguire che tornare indietro"
Per me il Fasciocomunista è il più bel romanzo "di formazione" italiano degli ultimi anni (a me era piaciuto un sacco anche Due di due di De Carlo, me era appunto più di vent'anni fa).PIANOMALONTANO ha scritto:Sto leggendo Pennacchi, il fasciocomunista (dal quale e` tratto ,male secondo lui, il film mio fratello e` figlio unico), Canale Mussolini e Palude. Si legge bene e soprattutto m e` venuta voglia di anda` a vede` i poderi affidati ai coloni veneti in agro pontino!!!!
Di Canale Mussolini me ne hanno parlato bene. Io ho trovato un capolavoro assoluto il suo saggio sulle città di fondazione, mi pare si chiami Fascio e Martello (della serie Picchiamo sul concetto).
Di libri di narrativa che ho letto di recente (pochi, se non consideriamo i gialli di Camilleri o di Malvaldi) mi è garbato un sacco Tempo di regali, di Leigh Fermor. Sto tipo nel 1936 circa parte a piedi da Londra e raggiunge Istanbul. Il libro però si ferma a Budapest
Non potete pagarmi tanto poco quanto poco io possa lavorare (anonimo jugoslavo)